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CONFESSIONI DI UNA NEUROGRAFA RECIDIVA

Era il lontano 2023… anzi facciamo un passo indietro. Sono alcuni anni che sono attratta da questi adorabili scarabocchi (a volte cavolate infantili, a volte i capolavori di arte astratta) che mentre vengono fatti producono questo effetto calmante e pacificante, per poi inspiegabilmente influire in modo positivo su tutte le sfere della vita, in quanto non ci sono limiti nella scelta dei temi da trattare.

E sì, quasi tutti i disegni si fanno a tema.

 

Dopo avere fatto un corso ho passato un lungo periodo a disegnare durante il mio tempo libero e non solo.

Ora il mio sogno è diventato far conoscere il metodo agli altri, così mi sono ritrovata nell’unico posto al mondo che prepara e sforna istruttori di NeuroGrafica, cioè le persone che hanno diritto di lavorare con gli altri e presentare il metodo: l’Istituto della Psicologia della Creatività di Pavel Piskarev, l’ideatore del metodo. E qui mi è crollato il mondo: non sapevo niente sulla Neurografica. Ci sono andata perché, dai, era una cosa carina, mi piaceva. Solo dopo le prime lezioni di Piskarev e i suoi colleghi ho potuto farmi un’idea più adeguata sul potenziale, la grandezza e la profondità del metodo. Così sono passati nove mesi molto pieni e impegnativi, e alla fine, superate le prove, approvate le numerose tesine, presentata la pratica svolta, composto il tema voluminoso, tra sangue e sudore, nel lontano novembre 2023 il mio cammino dell’Eroe è stato premiato con tutti certificati necessari. Quanta fatica! Ma anche tanta soddisfazione!

Dopo tutti gli studi fatti nella vita di questo risultato sono particolarmente orgogliosa. 

Ovviamente nel frattempo non mi sono trattenuta dal curiosare anche nelle altre scuole dell’Istituto. Ho imparato una “magica” tecnica di NeuroFiaba che permette a chiunque di definire  precisamente la soluzione migliore per qualsiasi problema e trovare la strada più appropriata per arrivare all’obiettivo scelto tramite la metafora appositamente creata. Ho fatto un giro del labirinto dove l’antica esperienza mistica si sposa in piena armonia con le moderne tecnologie di coaching. Insomma, un bel  viaggetto, direi. Questo approccio mi permette di cambiare ottica e trattare una situazione con estrema efficacia e divertimento.

Quasi dimenticavo, tutte queste tecniche, una volta superata la resistenza iniziale, sono molto piacevoli.
Io stessa come prima cavia di tutti questi esercizi, ho trasformato molti aspetti della mia vita.

 

In sostanza il profondo senso della NeuroGrafica è diventare attivi creatori della propria esistenza, avere coraggio di fare le proprie scelte. A me piace molto questa sfrontatezza che non lascia spazio alle scuse e ad altre forme di vittimismo. La sfrontatezza che fa nascere il rispetto verso se stessi e di conseguenza verso tutti gli altri.

I miracoli nascono da dentro, questo è poco ma sicuro. 

 

Quindi, come mai nel 2024 il 2023 mi sembra così lontano? Perché il tempo si può misurare non solo con la cadenza metrica delle uguali unità, come giorni o minuti, ma anche con la quantità di eventi accaduti in quel frangente. Questo tipo di tempo gli antichi greci lo chiamavano Caerus: il giovane e benevolo concorrente dell'inesorabile Cronos. E in effetti a giudicare dall’intensità delle cose vissute in questo periodo, sono molto lontana dal tempo che cronologicamente è vicino. E se sei anche tu curioso sul perché il tempo va misurato e descritto in termini palesemente spaziali, benvenuto nella NeuroGrafica dove il bianco del foglio ancora intatto è sempre pronto a rispondere a qualsiasi tua domanda. 

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1 settembre 2024

Natalia

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